Quattromila delle Alpi - Elenco ufficiale UIAA

UIAA-Bulletin Nr, 145 March 1994

Premessa

Tuttora non esiste un elenco alpinistico e topografico di riferimento univoco per le vette alpine che superano i 4000 metri di altezza. In passato sono stati compilati alcuni elenchi, che però sono apparsi sempre discordanti fra loro, in particolare per due motivi:

1) sulle Alpi la morfologia delle cime che superano i 4000 m di quota è molto varia, in quanto si va da singole montagne massicce con caratteristiche morfologiche ben definite, ad altre con più sommità contigue o spalle o guglie, fino a semplici dossi o asperità o piccoli rilievi che pure sono quotati oltre i 4000 m. ma ai quali spesso non è stato attribuito un toponimo.

2) per questa grande varietà di cime e punti quotati non sono stati applicati finora criteri di scelta ben definiti, onde poter stabilire un limite fra le cime "vere" (v. elenco ristretto) e i vari rilievi che invece non hanno interesse, ne alpinistico né topografico (v. elenco allargato).

In relazione alla proposta di un socio del CAI di poter giungere a un elenco ufficiale del 4000 delle Alpi, sentiti i pareri favorevoli dei Presidenti del CAI, del CAF e del CAS, d'accordo con il Segretario Generale dell'UIAA e con la Commissione documentazione dell'UIAA stessa, è stato intrapreso e portato a termine nei tempi previsti un lavoro di ricerca e di studio teso a questo scopo. Il lavoro è stato condotto dai responsabili delle guide alpinistiche ufficiali dei tre club alpini dei Paesi che hanno cime di 4000 m sul proprio territorio: per l'Italia Gino Buscaini, insieme agli esperti soci CAI Roberto Aruga, Franco Bianco e Luciano Ratto, ideatore di questa proposta, per la Francia François Labande; per la Svizzera Maurice Brandt; oltre al contributo di altri esperti, fra cui la guida francese Yves Detry.

Principi generali

1) Concetto fondamentale di vetta: è un punto della superficie alpina che si innalza con un certo dislivello rispetto al terreno circostante.

2) Ogni vetta deve essere autonoma, nel senso di possedere individualità, interesse e altre caratteristiche onde poter reggere la denominazione di "vetta alpina di 4000 o più metri".

3) Un certo numero di vette dai caratteri morfologici molto marcati entra automaticamente a far parte dell'elenco. Per la scelta delle altre vette, anche citate in elenchi precedenti ma ritenute al limite dell'accettabilità, sono stati applicati dei criteri di scelta che qui di seguito verranno esposti.

4) Questo elenco è destinato soprattutto agli alpinisti. Non si basa perciò solo sui criteri topografici, che restano tuttavia l'elemento fondamentale, ma anche su altri criteri complementari più soggettivi, che potrebbero anche variare con l'evoluzione della storia alpinistica.

Criteri di scelta

a) Criterio Topografico: per ogni vetta si applica il principio che il dislivello tra di essa e il più alto colle adiacente non deve essere inferiore a 30 m. Questo dislivello è stato ottenuto calcolando la media del valori relativi delle cime finora ritenute ai limiti dell'accettabilità. E' significativo, che questo dislivello coincida con la lunghezza del tiro di corda che per lungo tempo è stato usuale nelle scalate alpine. Questo principio può essere integrato dalla misura della distanza (in proiezione orizzontale) tra la vetta in questione e le pendici di un altro eventuale 4000 adiacente.

b) Criterio Morfologico: Tiene conto della struttura complessiva e dell'aspetto di una vetta (vale per spalle, anticime, spalloni, ecc.).

e) Criterio Alpinistico: Considera l'importanza di una sommità dal punto di vista alpinistico, sia come livello qualitativo delle vie che la raggiungono, sia come valore storico o di frequentazione.

Applicazione dei criteri e casi particolari

Tutti i 4000 che soddisfano il criterio topografico rispondono alla definizione di vetta e pertanto sono posti nella lista dei 4000 senza ulteriore esame degli altri due criteri, morfologico e alpinistico. Poche le eccezioni a questo primo punto. Esse riguardano più che altro i gendarmi o le anticime che, pur soddisfacendo il criterio topografico, fanno parte integrante di vette importanti e ben individuate, come il Grand Gendarme del Weisshorn o altri analoghi; oppure elevazioni come il Naso dei Lyskamm, alla cui sufficiente individuazione topografica corrisponde dall'altro lato una pochezza alpinistica e morfologica. Queste vette sono state escluse dall'elenco. Tutti i 4000 che invece non soddisfano il criterio topografico sono stati vagliati alla luce degli altri due criteri, morfologico o alpinistico (soggettivi), a volte determinanti nella scelta.

(Nota: Abbreviazione dei criteri: T = topografico; M = morfologico; A = alpinistico).

Gruppo degli Ecrins

- Pic Lory: nessuno dei tre criteri è favorevole; l'unico criterio favorevole (nodo orografico) è svincolato dal concetto di vetta. Non inserito nell'elenco.

Gruppo del Gran Paradiso

- Il Roc: criterio T non favorevole (dislivello 28 m); criteri M e A anch'essi non favorevoli. Non inserito

Gruppo del Monte Bianco

- Monte Bianco di Courmayeur: criterio T non favorevole (dislivello minore di 10 m); però distanza dal Monte Bianco considerevole (600 m). Criteri M e A favorevoli. Inserito.

- Grand Pilier d'Angle: criterio T non favorevole (semplice spalla); criteri M e A fortemente favorevoli. Inserito.

- Pointe Mieulet: nessuno dei tre criteri favorevole. Non inserita.

- Pie Eccles: criterio T non favorevole (dislivello ca. 20 m); criteri M e A anch'essi non favorevoli. Non inserito.

- Aiguilles du Diable: secondo il criterio T sono da considerare tutte vette, ad eccezione della Corne du Diable (dislivello- 17 m). Ma per l'importanza alpinistica e la frequentazione dell'itinerario che tocca questa guglia e la sua arditezza morfologica (simile alle altre guglie del gruppo), si è ritenuto di considerare le cinque Aiguilles du Diable come un complesso omogeneo, comprendendovi anche la Corne du Diable.

- Grandes Jorasses: le cinque sommità di oltre 4000 m con cui culminano le Gr. Jorasses sono state considerate come un complesso omogeneo ma divisibile, in analogia con quanto proposto per le Aiguilles du Diable. Tutte e cinque sono state pertanto inserite nell'elenco.

- Pointe Eveline: nessuno dei tre criteri favorevole. Non inserita.

Alpi Pennine

- Aiguille du Croissant: criterio T non favorevole (dislivello minore di 20 m) e così pure gli altri due criteri. Non inserita.

- Pic Tyndall: criterio T non favorevole, criteri M e A non sufficientemente favorevoli. Non inserito.

- Breithorn di Zermatt: il Breithorn è allungato su cinque sommità. Le quattro sommità. Occidentale, Centrale, Orientale, Punta 4106 soddisfano tutte il criterio T; infatti i dislivelli sono rispettivamente: 80 m, 80 m, 90 m, 50 m. Inoltre sono notevolmente distanziate tra loro e nessuna di esse sovrasta in modo evidente le altre. Vengono pertanto inserite tutte e quattro nell'elenco.

-.Roccia Nera: criterio T non favorevole, criteri M e A favorevoli. Inserita.

- Balmenhorn: criteri T, M, A non favorevoli. Non inserito.

Alpi Bernesi

- Wengen-Jungfrau. nessuno dei tre criteri è favorevole. Non inserita.

Le quote indicate per ognuno dei 4000 in elenco sono state assunte in base ai seguenti criteri:

- per le cime situate nel territorio di una nazione sono state utilizzate le quote della cartografia più recente della nazione stessa

- per le cime sulla linea di confine con quote diverse, sono riportate le quote delle due nazioni confinanti.

Risulta così un elenco "ufficiale" UIAA dei 4000 composto da 82 cime, ed inoltre un elenco allargato di ulteriori 46 cime sopra i  4000 metri che tuttavia non soddisfano i criteri di selezione citati più sopra, per un totale generale di 128 sommità.