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NUOVE VIE DI ARRAMPICATA

 

La partenza della via

 

 

 

 

Li Mortacci

 Apertura. 7/8 dicembre 2001 ad opera degli istruttori della Scuola d'alpinismo B.Paternò (CAI Cinisello Balsamo): Michele Rossi, Stefano Micali e Simona Barbanotti (con l'aiuto di L.Biondi, G.Landreani, F.Mangiapan).

 Chiodatura: l4 fix (10 mm) dì sosta (con catena), 38 fix (10 mm) intermedi e 1 chiodo.

 Sviluppo: 270 m (circa 200 m. di dislivello).

 Difficoltà: 6a/b (5+ obbligatorio), TD-.

 Esposizione: Sud (assolata sin dal primo mattino).

 Materiale: 2 corde da 50 m, nuts e friends di varie misure, qualche cordino, una piastrina spit da l0 mm per eventualmente attrezzare un ancoraggio in partenza.

 Accesso. Procedendo sulla statale per Aosta, oltrepassato l'abitato di Arnad, si continua per il comune di Verres. Appena dopo una svolta a destra della statale, è visibile un cimitero, sempre sulla destra. Lasciare l'auto nell'evidente parcheggio. L'attacco è posto immediatamente alle spalle del cimitero stesso (1 minuto dal parcheggio!) qualche metro a sinistra di una croce di legno ancorata ad un albero.

 Discesa: 6 doppie attrezzate lungo la via.

 Descrizione generale: La via, dopo una serie di salti raggiunge e percorre lo spigolo dell'evidente torrione che si stacca da metà parete circa e sovrasta il cimitero. Al termine del torrione la via si conclude con un tiro sulla placca sommatale.

 

Descrizione per lunghezze di corda.

   1. (20 m) Si supera subito un tettuccio (uscita scorbutica, 6a) per raggiungere la prima sosta dopo un intermezzo erboso.

   2. (25 m) Superare la placca sovrastante la cui uscita e piuttosto delicata (6a, evitabile più a destra oltre lo spigolo ove abita un sicuro alberello (5)per poi proseguire obliquando verso sinistra lungo una facile rampa (3).

   3. (45 m) Dalla sosta a destra per superare uno strapiombino (5+) che immette in un piccolo diedro (5). Dalla cengetta sommitale prendere un ulteriore diedrino per traversare poi 4/5 metri a sinistra da cui per fessure e piastrini (5)si esce alla fascia erbosa intermedia.

   4. (45 m) Superare la facile placca a destra dì un tettuccio (4) per continuare lungo una rampa (3) Al termine di questa tenere la sinistra dello spigolo percorrendo alcune divertenti placche (4+, 5).

   5. (45 m) Si è sotto i grandi tetti che delimitano la parte inferiore del torrione. Dalla sosta traversare decisamente a destra superando un divertente strapiombo (5) per poi oltrepassare lo spigolo del torrione. E’ opportuno allungare molto i rinvii a cavallo dello spigolo per consentire un miglior scorrimento delle corde! Percorrere la bella placca erosa (roccia fantastica, 4-a- qui è posto un vecchio chiodo rotto!). Dalla cengia sommitale si torna a sinistra per poi raggiungere la sosta percorrendo lo spigolo stesso.

   6. (45 m) Abbandonare lo spigolo obliquando lungo la placca a destra (5). Quindi di nuovo a sinistra per placca raggiungendo uno strapiombo quasi in prossimità dello spigolo. Superarlo con un paio di passi delicati (6a/b) per continuare obliquando verso destra e raggiungere lo spigolo interno del torrione (verso il canale che separa torrione e parete) che sì supera con un passo un po' scorbutico (5+, evitabile traversando più in basso) trovandosi sulla parete interna. Raggiungere la cresta sommitale del torrione e traversare a destra per raggiungere la celletta che separa il torrione dalla parete.

   7. (45 m) Dal grande albero innalzarsi direttamente lungo la verticale e divertente placca sovrastante (4+, 5). Quindi obliquare leggermente a destra e poi a sinistra. Continuare lungo una placca delicata (5+) e traversando un piccolo diedro erboso si termina sui facili salti sommitali.

 

Note:

1.      I primi due tiri possono essere unificati anche se ciò è sconsigliabile per un buon scorrimento delle corde.

2.      La seconda doppia deve essere eseguita nel canale (con vegetazione) tra torrione e parete per poi raggiungere la sosta del quinto tiro.

 Commenti: Belli gli ultimi 3 tiri. Interessanti i primi due e buona parte del terzo. Un po' discontinua la parte centrale per la presenza di una fastidiosa fascia erbosa.